Il paesaggio dei Nebrodi e l'orografia dell'ampio uliveto terrazzato hanno segnato la scelta insediativa di questo progetto, una casa di vacanza studiata per una coppia con tre figli che ama ospitare molti amici. Il lotto ricade all'interno del parco regionale, su un'altura che proietta Caronia alla costa messinese, abbracciando la vista delle Eolie.


La composizione progettuale delle parti è ispirata alla tradizionale aggregazione volumetrica delle abitazioni rurali siciliane, qui regolata da una grande piastra basamentale su due differenti quote, che delinea geometricamente il palinsesto di connessione tra l'edificio principale, destinato ad abitazione padronale, ed il corpo di fabbrica ad un'unica elevazione, adibito a dependance per gli ospiti: emergente il primo, che risulta modulato su geometrie stereometriche fondate sull'intersezione di due blocchi ed esaltate da tagli d'angolo ed aperture vetrate; disteso in orizzontale il secondo, con partizioni strutturali esplicitate all'esterno con setti in pietra che inquadrano i grandi affacci sul panorama, rimando ai "cunsarri" in pietra a secco della tradizione contadina.


Il preciso utilizzo dei materiali, intonaco bianco per i volumi emergenti e pietra dorata di Mistretta per le parti più a contatto con il terreno, amplifica la complessità degli scorci prospettici e dei percorsi di collegamento tra le parti costruite ed il ricco contesto paesaggistico.

Il risultato ultimo è quello di un'architettura viva nella quale i punti di vista sono mirati ad evidenziare ora porzioni precise di paesaggio, ora scorci di elementi costruiti.

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